Mestre VE – Yoko Yamada ama le domande: si guarda attorno con lo sguardo curioso di chi fatica ad adattarsi a un mondo che sembra aver perso tutte le coordinate, tanto da dover chiedere aiuto a Chatgpt per capire come affrontare i grandi problemi che la tormentano, dai nipotini alla fidanzata fino al politically correct, passando per temi forti come il patriarcato imperante o il sessismo che continua a discriminare le donne. Divertente, imprevedibile e feroce nonostante l’aria gentile con cui affronta e “morde” il palco, Yoko Yamada è una vera “Stellina Scintillina” pronta a illuminarsi e a brillare seguendo il ritmo del proprio pensiero curioso. Non è un caso, forse, che la stand up comedian italo-giapponese, una delle artiste più originali del momento, abbia scelto questo titolo per il suo one-woman show che ha inaugurato il tour dal Teatro Toniolo di Mestre.
Yoko si mette in gioco, racconta e si racconta, si interroga ma al tempo stesso interroga gli spettatori, decisa a stanare il “suo” pubblico – “e io non voglio meritarmene uno sessista”, dice – la sua comicità si muove tra culture, identità e aspettative diverse senza cercare la risata veloce ma seguendo pensieri che si interrogano sul presente e sugli automatismi insiti nel nostro vivere quotidiano.

Ci sono i maschi alfa che si sentono “squali in montagna” e continuano a considerare le donne una proprietà, ci sono gender gap e misoginia che si annidano ovunque, non soltanto nel linguaggio dei social ma anche nei testi di troppe canzoni, c’è il politically correct che sembra imbrigliare la comicità e ci sono tante, troppe domande sul nostro stare al mondo cui neppure i computer più sofisticati possono rispondere. Come dire: “cosa fai quando scopri che la tua scrittrice preferita è transfobica? O quando il tuo attore preferito molesta i ragazzini? O quando scopri che una persona che conosci o che stimi artisticamente in realtà dice, fa o pensa cose che tu trovi allucinanti?”.
Yoko, reduce dalle registrazioni del nuovo “Lol 6 “e di “The Traitors” su Prime Video, ci ride su con quell’aria svagata che punta dritta al cuore e attiva il cervello. In fondo da una “scintillina” possono divampare incendi.

C. Ca.

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