Cividale del Friuli UD – Quale è il margine dato ancora alla scelta decisiva, a quella capace di cambiare l’andamento di un meccanismo che sembra immutabile? Quando si guarda a ciò che accadrà, è possibile sottrarsi alla tentazione di pensare che i fatti siano già stati decisi, che non possano esserci alternative? Il fato governa gli eventi o è un gioco di incastri tra necessità esterna e volontà di ognuno? Muove da questi interrogativi il progetto artistico che Giacomo Pedini ha costruito per l’edizione 2023 di Mittelfest. “Ogni spettacolo di Mittelfest 2023, in modi molto diversi, divaga attorno a queste domande”, spiega il direttore, che si richiama a Italo Calvino chiedendosi se giunti “nella fase dell’industrializzazione totale e dell’automazione” – come annotava lo scrittore nella sua sfida al labirinto – siamo forse costretti ad agire simili ad automi, a sottostare agli implacabili meccanismi dell’algoritmo di turno, a compiere passi inevitabili in un mondo in cui “le macchine sono più avanti degli uomini e le cose comandano le coscienze”.

Da queste riflessioni – tra coincidenze, necessità e scarti al destino – nasce la 32. edizione di Mittelfest, festival multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo di riferimento per l’area centro-europea e balcanica con base a Cividale del Friuli, che quest’anno dal 21 al 30 luglio gioca sul tema: “Inevitabile”.
CONCERTI E SPETTACOLI ITINERANTI
Nel dettaglio, Mittelfest quest’anno avrà 28 progetti artistici – 16 musicali, 8 teatrali, 3 di danza e uno di circo, a cui si aggiungeranno i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung e lo spettacolo scelto dalla sezione young del Carinthischer Sommer Music Festival.
Due concerti incorniciano il festival, in apertura e in chiusura: “Janoska Goes Symphonic” apre il cartellone il 21 luglio, in prima assoluta, con l’eccezionale incontro tra il gruppo austro-slovacco Janoska Ensemble e il respiro sinfonico della FVG Orchestra, mentre il concerto di chiusura guarda a un pubblico giovane con i Fast Animals and Slow Kids, sul palco eccezionalmente con l’Orchestra Arcangelo Corelli (30 luglio).
Più che mai Mittelfest 2023 dialoga con la città e propone tre spettacoli itineranti, che rendono lo spettatore parte della creazione.
Si inizia il 22 e 23 luglio con “Deriva Urbana (A part not apart from a place)”, spettacolo internazionale del collettivo austro-catalano Eléctrico 28; “Walk with me” di Strijbos & Van Rijswijk (28-30 luglio) porta invece in giro per la città uno spettatore alla volta, guidato da un software per mezzo di cuffie e cellulare a cui si aggiunge ogni tanto l’incontro con una cantante lirica e con nuovi stimoli sonori; lo spettacolo di Effetto Larsen “La fiera degli altri” (28-30 luglio, teatro) riunisce 35 spettatori alla volta e li invita a un’esperienza ludica, con piccole gare in cui affrontare i propri pregiudizi e il rapporto con gli sconosciuti, per capire i confini che ci separano dagli altri.
OPERE CHE INTERPELLANO L’INEVITABILE
Ampio spazio al filone “innovatori o inevitabili”: da “Il visconte dimezzato” da Calvino (22 luglio), con Vinicio Marchioni e la musica dal vivo di musicisti dei Radio Zastava a “Marlene” (27 luglio) scritto e diretto da Haris Pašović, con la star serba Mirjana Karanović. C’è anche un lavoro dedicato all’inventore serbo Nikola Tesla di Ksenija Martinović e Federico Bellini (30 luglio), che ripercorre la vita e le tappe dello scienziato, in particolare il suo progetto più ambizioso: la torre Wardenclyffe.
Un altro modo per andare oltre l’inevitabile è quello di tracciare un contrappunto creativo alla regola. E questa è l’ispirazione che sottostà ai “Tre fenomeni. Piovani – Vivaldi i concerti della natura” (23 luglio), un raffinato intreccio di rimandi musicali, dove tre celeberrimi concerti di Vivaldi si uniscono e si riformulano con nuove composizioni da essi ispirate, scritte da Nicola Piovani.
Virtuosismo e divertimento si riconcorrono anche nell’opera da balcone “Questo è un nodo avviluppato” (26 luglio) a cura del Piccolo Opera Festival di Gorizia.

Si cambia ritmo con “Besh o drom” (26 luglio), spettacolo di world music della band ungherese, mentre dall’Ungheria “Mechanics of Distance” (22 luglio) è la coreografia di Máté Mészáros che indaga e riscrive il rapporto tra i corpi e le variazioni che possono crearsi a contatto con l’ambiente.

Senza dubbio innovativo è anche “Toonzetters” di Primo Ish-Hurwitz (28 luglio) che arriva dai Paesi Bassi e raccoglie opere di venti giovani compositori tra melodie neoromantiche al jazz.
Così come “Solo bianco e nero”, spettacolo italo-russo-lituano (30 luglio), in cui Lukas Geniušas, Corrado Rojac e Anna Geniushene reintepretano brani di Schurbert, Solbiati e Prokofiev.
È affascinante il progetto “Quadri di un’esposizione” (28 luglio), che unisce il pianoforte di Alexander Gadjiev a testi poetici letti da Federica Fracassi per ripercorrere la promenade di Musorgskij.
Spostandosi su un filone di spettacoli poetici e letterari, “Clessidra” è una reinvenzione linguistica che Enrico Malatesta con la sua performance sonora fa dei racconti del grandissimo poeta e scrittore Danilo Kiš (24 luglio), così come “Le rose di Sarajevo” di Erri de Luca e Cosimo Damiano Damato, con la Minuscola orchestra balcanica di Giovanni Seneca, rende omaggio al poeta Izet Sarajlić (29 luglio). In “Minotauri” (27 luglio) la violinista e compositrice Anaïs Drago intraprende, , un viaggio musicale e letterario attraverso solitudini interiori, mentre Paolo Triestino porta in scena il romanzo di Delphine de Vigan “Le gratitudini” (25 luglio) con Lucia Vasini e Lorenzo Lavia.
EPICA E ACROBAZIE
Con una programmazione pensata per includere e formare i più giovani, ecco lo spettacolo “Fili di inchiostro e nuvole” di Circo all’InCirca (22 luglio), “La sarta” con la grande clown svizzera Gardi Hutter (23 luglio), “Drunken Master” (29 luglio) con l’acrobata Noah Chorny che ha bevuto più grappa del dovuto, “Chüssi” di Lowtech Magic (30 luglio) con un danzatore e un musicista.

Dall’acrobazia all’epica, sono spettacolo per tutti “The game of Nibelungen, un’epopea di teatro d’oggetti sanguinari” (29 luglio) in un tedesco gestuale di Laura Gambarini che regala un’esilarante performance sul grande classico del medioevo tedesco, e il duplice spettacolo “Proper mess” + “Pyrodise” del Duo Two Many più Firebirds e Flame flowers (24 luglio) che esplorano le meraviglie e i pericoli dell’arte circense e della danza verticale.

