Babilonia Teatri - Pinocchio - foto M Caselli NirmallVicenza – Un esperimento e una sfida. È inevitabile pensare ai rischi ermeneutici mentre va in scena il Pinocchio destrutturato e ridotto a un groppo di emozioni dai Babilonia Teatri.
Punto primo. Scegliere di costruire uno spettacolo con Gli Amici di Luca – associazione/compagnia di sopravvissuti al coma – espone al doppio rischio di farsi prendere la mano dai “casi” coinvolti sulla scena o di gestire con un (facile) scivolamento nel simpatetico il rapporto tra interpreti e spettatori.
Punto secondo. Se le parole in scena sono parole vere si rischia la mera testimonianza (patetismo), mentre se le parole sono finte e già scritte in un copione probabilmente si finisce in una inutile (teatralmente parlando) mistificazione.
Punto terzo. Chi deve stare sulla scena? Attori professionisti ad accompagnare i protagonisti? O solo questi ultimi con la speranza che non diventi un saggio dilettantistico?
Tralasciando altri possibili nodi critici, possiamo riconoscere che ancora una volta Enrico Castellani e Valeria Remondini risolvono i pericoli della “vita che irrompe sulla scena” sciogliendo i punti di attrito in una crudezza poetica e disincantata. Il pubblico si trova così a sorridere con (e non di) tre uomini con esiti di coma che si raccontano, in mutande, giocando su una diversità fatta di sensibilità e ironia mescolate ai postumi della malattia. E non c’è spazio per il buonismo vitalistico in chi è uscito dal tunnel, perché Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Selli e Luca Scotton restituiscono sulla scena simpatia e inquietudini, sofferenza e pazienza.
L’intervento drammaturgico di Castellani è solo verbale, dalla postazione luci, ma il suo accompagnamento è significativo per liberare quel grumo di dolori, entusiasmi, speranze, illusioni che quei Pinocchi ritornati alla vita dallo stato vegetativo nascondono dentro. In fin dei conti, al di là della scelta, scoprono di non voler rinunciare a nulla tra innocenza e consapevolezza. E consapevolmente – sulle note di Yesterday dei Beatles – rimpiangono il proprio personale, intimo, delicato Paese dei balocchi.

Giambattista Marchetto

visto al Teatro Astra, Vicenza

 

Un pensiero riguardo “Il poetico risveglio di Pinocchio dal coma

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