Ferrara – “Quel tipo allampanato, con il naso lungo e una bella seconda posizione”. Così Pina Bausch definì agli esordi Lutz Förster, interprete che più di ogni altro ha incarnato il suo Tanztheater. Trentacinque anni dopo, divenuto uno dei protagonisti della danza mondiale, Förster è ospite del festival Danza Contemporanea Ferrara 2012 e presenta in prima nazionale venerdì 9 novembre al Teatro Comunale il suo assolo Portrait of a dancer. Nella performance ripercorre la sua carriera di danzatore a partire dalle prime esperienze nella scuola di Kurt Joos e volge lo sguardo al suo lavoro con i più importanti registi e coreografi e registi della sua generazione, come Susanne Linke, José Limon, Bob Wilson e naturalmente Pina Bausch.
Il suo lavoro si confronta con il rapporto tra l’arte e la vita, nonché l’oscillare tra il personaggio e la persona, mettendo a fuoco il tema della memoria nell’arte. È allo stesso tempo un monologo, una narrazione e un assolo di danza, una serata piena di spirito e di poesia, oltre che un tributo a Pina Bausch. In un mix di movimenti e testi, vi scorrono estratti da vari pezzi della coreografa tedesca, tra cui l’assolo in cui Förster “canta” con i gesti del linguaggio dei sordomuti le parole della canzone The Man I Love.