Arcore MB – Il 9 ottobre 2010 a Forlimpopoli, per il premio Artusi, debuttava lo spettacolo che avrebbe dato vita a un nuovo genere: il teatro civile-gastronomico. Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida si proponeva l’obiettivo di diffondere attraverso il teatro di narrazione e del gusto la conoscenza dei prodotti di terreni confiscati alle mafie e delle storie che stanno dietro un cibo “etico”. Oggi, martedì 17 luglio, nelle scuderie di villa Borromeo d’Adda ad Arcore (Mb), Tiziana Di Masi festeggia il superamento del traguardo delle 100 rappresentazioni con quanti hanno sostenuto il suo progetto. Sarà una serata speciale con ospiti speciali. L’ingresso libero.
“Il vero miracolo di Mafie in pentola – afferma l’interprete – è aver raggiunto questo traguardo senza avere a supporto una distribuzione teatrale organizzata. Se ci siamo riusciti è perché lo ha voluto il pubblico, sul quale lo spettacolo ha esercitato una notevole funzione sociale e informativa: il ‘passaparola’ è stata una conseguenza di questa funzione ed è dal passaparola che è sorta la volontà di avere lo spettacolo in una località, poi un’altra, poi un’altra ancora”.
Scritto dal giornalista Andrea Guolo (Premio Vergani-Cronista dell’anno 2011), Mafie in pentola è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera Terra che, sui terreni un tempo in mano alle mafie, hanno creato una “bella economia” i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi. È uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità.
È uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare. Con un’interpretazione capace di sfumare dal drammatico al brillante e attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato sul palco ad assaggiare i prodotti, non “chiude” lo stomaco dello spettatore, bensì stimola la sua “fame” di legalità e di cose buone.
Il menù di Mafie in Pentola
Friselle, taralli e olio extravergine d’oliva
Carciofi violetti di Brindisi ripieni, fritti e ripassati al forno (come li fanno a Mesagne)
Pane casereccio con patè di peperoncino piccante calabrese in olio extravergine d’oliva
Zuppa di Cicerchie, come la fanno a Portella della Ginestra (Sicilia)
Spaghetti di grano simeto con passata di pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto
Mozzarella di bufala campana, dalle terre di don Peppe Diana (Campania)
Il “padanissimo” torrone di Cascina Caccia (Piemonte)
Il limoncello di Bosco Falconeria (Sicilia)
Caffè (vietato offrirlo!)
Vini Placido Rizzotto (Centopassi) e Hiso Telaray
www.tizianadimasi.it – www.facebook.com/mafieinpentola
showreel su Youtube