Vicenza – Cantine emergenti, nuovi sapori, vignaioli appassionati capaci di proporre sfide di qualità. Al di là della degustazione di vini dei Colli Berici, Gustus è soprattutto una bella occasione per incontri curiosi.
Passeggiando e assaggiando l’autoctono Tai Rosso, i Merlot o i Cabernet, si scoprono piccoli produttori che puntano all’eccellenza a partire da un racconto dei luoghi in cui nascono i vini e in un confronto con altri vitigni. Come La Pria di Alonte, che con 3 ettari vitati e una produzione di 25mila bottiglie non può certo puntare sulla quantità. Associata Fivi (Vignaioli Indipendenti), ha puntato tutto sul biologico – ottenendo la difficile certificazione Biodiversity Friend – e si presentava a Gustus con due Prosecco Brut e con un Extra Dry.
Decisamente interessante la Tenuta Maraveja di Brendola, che da 5 ettari produce 5mila bottiglie. A Gustus ha portato il Rame 2013, un pregevole Cabernet Sauvignon quasi rosato, un robusto ma piacevole Lupo Rosso (Merlot) e il Rocco Rosso 2012, vino dalla solida personalità frutto di Merlot (60) e Cabernet Sauvignon (40) con breve affinamento in legno. E fuori degustazione è stato possibile assaggiare anche la riserva RRR maturata in barrique, destinata a rimanere un piccolo esperimento giocoso, dato che le botti sono poi state distrutte per farne tavoli.
Merita una citazione anche la neonata PuntoZero, creata con alle spalle l’esperienza della famiglia veronese Quintarelli. Con 10 ettari vitati a Cabernet, Merlot, Syraz e poco altro, punta sull’alta qualità di 10/15mila bottiglie. Accattivanti i pur giovani prodotti presentati a Gustus – Idea (2012) da Cabernet Sauvignon e il blend Dimezzo (2012) da Cabernet Sauvignon (50 per cento), Merlot (30) e Cabernet (20) -, ma ben più interessanti per corpo, struttura e maturazione sono il Syraz e il Merlot in purezza.
Gustus è una iniziativa del Consorzio e della Strada dei Vini dei Colli Berici.
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