Vicenza – Assume i contorni (e le dimensioni) di un vero e proprio festival il Ciclo di Spettacoli Classici a Vicenza, che con questa 69° edizione esce dal Teatro Olimpico per costruire un dialogo con la città e la sua classicità intrinseca.
Conversazioni 2016 – con un cartellone che si estende dal 13 settembre al 9 ottobre – inaugura dunque un’epoca nuova e cresce sotto molti aspetti. Curato per il prossimo triennio da Franco Laera con Adriana Vianello e Virginia Forlani, il progetto pensa al tradizionale Ciclo sotto il segno di un rapporto dinamico tra le diverse forme di espressione artistica, gli artisti stessi e il loro modo di concepire la creazione.
Un Festival delle arti performative che avrà il suo fulcro ancora nel Teatro Olimpico, allargandosi anche alla Basilica Palladiana, entrambi luoghi come elemento di ispirazione per la creatività degli artisti che avranno il privilegio di inglobarlo nelle loro creazioni. E sarà coinvolto anche il vicino Teatro Astra.
Sarà un esponente di questa visione “polimorfa” del teatro ad aprire il Ciclo: il regista americano Robert Wilson con la proiezione del suo storico spettacolo Hamlet: a monologue il 13 settembre alla Basilica Palladiana.
L’avvio delle manifestazioni al Teatro Olimpico è affidato invece alla Compagnia Balletto Civile diretta da Michela Lucenti, i cui lavori in programma, Killing Desdemona e Before Break, prendono spunto da due celebri testi shakespeariani.
Tim Crouch e la compagnia inglese Spymonkey daranno conto delle 75 morti nel teatro di Shakespeare in un esilarante spettacolo di physical comedy The complete deaths, (Basilica Palladiana, 16 e 17 settembre). E ancora Tim Crouch, sarà in Basilica il 17 settembre con I, Malvolio, divertente e originale interpretazione di un episodio di La Dodicesima notte.
Uno dei momenti più attesi è senza dubbio l’esordio teatrale del grande regista cinematografico russo Aleksandr Sokurov, che ha scelto il Teatro Olimpico per la sua prima regia teatrale. Sokurov si confronterà con Marmi, testo teatrale del Premio Nobel Iosif Brodskij, e con altri suoi testi poetici, prendendo ispirazione dall’amore del poeta russo per la classicità e per l’Italia. Go.Go.Go è il titolo dello spettacolo commissionato a Sokurov per Conversazioni 2016 (Teatro Olimpico, anteprima 28 settembre).
Moni Ovadia e Studio Azzurro cureranno una nuova versione di un celebre spettacolo dei primi anni ’90, Delfi cantata, tratto dal poema di Yannis Ritsos, con le musiche di Piero Milesi (Teatro Olimpico, 8 e 9 ottobre).
Conversazioni 2016 darà ampio spazio a compagnie e interpreti, raffinate espressioni dell’attività teatrale e artistica del territorio, che in questi anni hanno conquistato le scene a livello nazionale e internazionale. È il caso di Anagoor che presenterà al Teatro Astra Socrate il sopravvissuto, del Teatro del Lemming con W.S. Tempest, Patricia Zanco che mette in scena il nuovo lavoro, Machbeth? e della compagnia vicentina Naturalis labor che, con Lovers, porterà in Basilica una coreografia itinerante dedicata all’universo amoroso shakespeariano.
Da non perdere infine la Compagnia giapponese di teatro Noh Sakurama-kai che il 20 settembre ricorderà, con uno spettacolo creato appositamente, la visita degli ambasciatori del Sol Levante a Vicenza nel 1585, rappresentata in un monocromo sulle pareti del Teatro Olimpico.
Di grande suggestione visiva e musicale anche Galileo: l’ordine dell’occhio al cielo, lo spettacolo che il 24 settembre farà dialogare, sotto la volta della Basilica Palladiana, le antiche musiche di Vincenzo e Michelangelo Galilei, eseguite con strumenti d’epoca dall’Accademia d’Arcadia, e le immagini digitali del videomaker Francesco Sortino.