PORDENONE – Torna con l’autunno il festival Dedica, dopo un’edizione 2020 travagliata e per buona parte in streaming. Dopo un lungo periodo di Anteprime, il 16 ottobre si aprirà la rassegna che per il 2021 ha scelto come protagonista Paolo Rumiz.
Giornalista triestino, scrittore e viaggiatore, Rumiz ha saputo esprimere una straordinaria capacità narrativa e una scrittura densa ed elegante. “Nei suoi reportage narrativi – rimarca il direttore artistico del festival Claudio Cattaruzza – l’esperienza del viaggio non si limita ai soli resoconti descrittivi, ma si fa testimonianza viva e oggetto di riflessione sulle persone e sui luoghi. I suoi libri sono ricchi di storie, di incontri e di curiosità. I suoi racconti ammaliano, interrogano e invitano a percorrere gli intricati sentieri della storia, della geografia, della memoria, delle diverse culture come opportunità per approfondire la consapevolezza di sé e l’incontro/confronto con l’altro”.
È il 27mo anno per una rassegna che conserva la sua unicità, nel panorama delle rassegne letterarie, “apprezzata per le sue scelte sempre originali – sottolinea il presidente di Thesis Antonino Frusteri – e per la formula che concentra in un’intensa settimana di teatro, conversazioni, musica, arte, libri, una vera immersione nel mondo dell’autore protagonista, attorno al quale ogni edizione costruisce uno speciale itinerario”.
DEDICA, L’INAUGURAZIONE E IL SIGILLO
Dodici gli eventi, in otto giorni, dal 16 al 23 ottobre (e qualche appuntamento anche prima e dopo) con Paolo Rumiz e con gli ospiti che lo affiancheranno. Fin da sabato 16 ottobre, quando a presentare Rumiz al pubblico del Teatro Verdi di Pordenone sarà la scrittrice Federica Manzon, autrice anche della lunga intervista inserita nella monografia Dedica a Paolo Rumiz realizzata per il festival e che contiene due testi di Rumiz in esclusiva per Dedica (Anatomia di un bloc notes e L’Europa spiegata a mio nipote), contributi di Alessandro Mezzena Lona, Alessandro de Calò, Gregory Conti, Emilio Rigatti.
Sarà in questa occasione – ed è una delle novità di Dedica 2021 – che il protagonista del festival riceverà il Sigillo della Città di Pordenone, prestigioso riconoscimento assegnato “a persone che onorano l’alto senso del sociale, della cultura e della politica”.

TRA MOSTRE E SCENA
Sono tre, quest’anno, le mostre che il festival proporrà al pubblico. Due saranno ospitate dalla Biblioteca civica: Luci a nordest. Immagini e parole dal Friuli Venezia Giulia (aperta fino al 14 novembre nella Sala Esposizioni) con le foto di Ulderica Da Pozzo, e Un infinito narrare (aperta fino al 13 novembre in Sala Novità) con illustrazioni di Cosimo Miorelli per i libri di Paolo Rumiz.
Il Museo civico di storia naturale ospita la terza mostra: Il gerundio inverso (aperta fino al 14 novembre), che vedrà in esposizione mappe, libri, appunti, disegni, testi e memorabilia di Rumiz.
Sul fronte performance, il programma si apre con Il filo infinito in cui Rumiz racconterà il suo viaggio nei monasteri benedettini, lì dove si sono costruite le fondamenta dell’Europa, accompagnato dal gruppo vocale femminile Bodeča Neža.il 18 ottobre è in cartellone Il viaggio immobile, lettura teatrale tratta da Il Ciclope di Rumiz di e con Massimo Somaglino accompagnato dalle musiche originali dal vivo di Mario Arcari; il 20 ottobre Giuseppe Cederna racconterà il libro Appia di Rumiz nella serata dal titolo Il sogno dell’Appia; Canto per Europa è la terza delle produzioni di Dedica, che il 22 ottobre propone una lettura scenica con la regia di Franco Però, sul palco lo stesso Rumiz e gli attori Lara Komar e Giorgio Monte, accompagnati dalle musiche dal vivo di e con Aleksandar Sasha Karlic e Vangelis Merkouris.
Giovedì 21 ottobre a Cinemazero sarà presentato Il suono dell’Europa, film-documentario di Alessandro Scillitani (Artemide Film/Italia 2021), che con la voce narrante di Paolo Rumiz conduce alla scoperta della European Spirit of Youth Orchestra.
Dedica si congeda dal pubblico con la musica: sabato 23 ottobre concerto dei Radio*Zastava, formazione unica nel variegato panorama delle band europee di derivazione balcanica, fra le poche in grado di coniugare la rigorosa conoscenza dei più intricati ritmi, armonie e melodie dell’Est Europa con una diversità di background musicali che spaziano dal rock al punk, dallo swing alla libera improvvisazione, dal reggae alle più disparate pulsioni elettroniche.

A DEDICA IL NUOVO LIBRO DI PAOLO RUMIZ
Da anni Dedica viene scelta dalle case editrici quale vetrina per la prima presentazione del nuovo libro pubblicato dall’autore protagonista del festival, evento che si ripeterà anche in questa edizione, martedì 19 ottobre, con Paolo Rumiz che parlerà al pubblico del suo ultimo nato Canto per Europa, (Feltrinelli).
Info 0434 26236 – www.dedicafestival.it