Sutrio UD – Un’antica leggenda della Carnia racconta che un giorno il Guriùt, un folletto molto goloso, fu sorpreso dalla padrona di casa a rubare la panna che affiorava dal latte appena munto. Il folletto, forse pentito, decise di risarcire la donna insegnandole la ricetta dei cjarsòns, i ravioli simbolo della Carnia, il cui ripieno varia non solo da paese a paese, ma anche da famiglia a famiglia.
In realtà l’origine di questo che è il più tipico piatto carnico è legata ai cramârs, i venditori ambulanti di spezie che, dal ‘700, attraversavano a piedi le Alpi per vendere nei paesi germanici la loro preziosa ed esotica mercanzia acquistata a Venezia e riposta nella crassigne, una sorta di piccola cassettiera di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle. Quando tornavano a casa, era festa grande e le donne preparavano i cjarsòns, agnolotti di pasta di patate con ripieno a base di ricotta impastata con una ricchissima varietà di ingredienti: spezie, frutta secca, uva sultanina, aromi orientali, erbe aromatiche…quanto insomma rimaneva sul fondo dei cassetti della crassigne.Ovviamente, gli ingredienti variavano di volta in volta, di anno in anno, di casa in casa.
A questo gustoso piatto è dedicata una vera e propria festa gastronomica che si terrà domenica 7 giugno a Sutrio, incantevole borgo della montagna friulana. Passeggiando fra le 10 isole di degustazione allestite negli angoli più caratteristici del paese, si potranno gustare i sapori inconsueti di questa pietanza e conoscere le diverse anime che caratterizzano un cibo d’origine sicuramente povera, ma complesso e ricco d’ingredienti quanto un piatto di alta ristorazione. Sono 10 i paesi di tutte le vallate della Carnia coinvolti per proporre ciascuno la propria ricetta. Si potranno così degustare cjarsòns salati o dolci, insaporiti da erbe primaverili o da piccole scaglie di cioccolato, con melissa e cipolla oppure con pere secche e carrube, accompagnati ai più pregiati vini di grandi aziende friulane, selezionati per l’occasione.
Quella del 7 giugno sarà solo una selezione delle ricette più conosciute dei cjarsòns, di cui si contano oltre 50 variazioni. Ogni famiglia ne inventa ancor oggi la propria, utilizzando al meglio la dispensa e abbinando alle spezie ingredienti freschissimi quali mele, patate, spinaci, uvetta, mentuccia, erbe primaverili. Tocco finale, il condimento: una semplice spolverata di scuete fumade (ricotta affumicata) e ont (burro fuso).
A Sutrio si può alloggiare a Borgo Soandri, l’albergo diffuso con appartamenti ricavati dalla ristrutturazione di antiche case del paese.
Info > www.carnia.it