Vicenza – Rincorse, amplessi, prese aeree e movimenti a terra, musica live e canto, dialoghi, sussurri e incroci multi-linguistici. È un mix potente e intrigante quello tessuto dalla compagnia Balletto Civile nell’opera Killing Desdemona, liberamente tratta dall’Otello shakespeariano, presentata al Teatro Olimpico di Vicenza nel programma di Conversazioni del 69. Ciclo di Spettacoli Classici.
I processi narrativi sono articolati attraverso una stratificazione di linguaggi, compressi in alcuni momenti e accavallati nella differente espressione degli artisti compresenti sulla scena. Michela Lucenti, Maurizio Camilli e tutti i loro compagni alternano movimenti coreografici e recitazione, dialogano con la parola e con i corpi, intersecano Shakespeare con piglio contemporaneo. E la voce della coreografa usata dal vivo si rivela uno strumento capace di stupire con il suo timbro solido e suadente.
Lo spettacolo è ben costruito, anche se la sovrabbondanza di partitura verbale – quella che la compagnia utilizza di consueto come interpolazione o elemento di rafforzamento – porta il lavoro verso un esito forse troppo didascalico. In questo senso le parti danzate sono intense e vitali, mentre a tratti emerge la tendenza ad un eccesso nella necessità di “dire”. Sono passaggi comunque mai banalizzati, perché al gruppo non manca la confidenza con la recitazione, eppure in qualche modo diluiscono la potenza che Lucenti & C sanno costruire con il danzato.
È una presa di coscienza che emerge nelle note di regia. «La poesia dell’amore è fragilissima, per noi è canto, gesto. Il discorso non c’entra e quando arriva distrugge il mistero, cerca di spiegarlo, di dipanare i suoi rivoli più profondi». Dunque Michela Lucenti è consapevole del rischio, ma nell’attraversare lo spazio del mistero lo espone forse troppo alla “violenza” della spiegazione (che già è ipertrofica nel testo di Shakespeare).
Killing Desdemona è comunque solo all’inizio del percorso di lavoro e forse nel prosieguo della sua vita in scena e della tournée potrebbe raffinare l’equilibrio tra le varie componenti. E rafforzare il focus sul mistero.
visto al Teatro Olimpico di Vicenza, nel programma di Conversazioni – 69. Ciclo di Spettacoli Classici